21 MARZO 2025

GIORNATA DELLA LEGALITA'

Una pagina di diario scritta dalla 1 E

21 Marzo 2025

Caro diario,

oggi con i miei compagni ho fatto un salto nel tempo per ricordare uno degli episodi più sconcertanti della storia italiana.

Si tratta della strage di Capaci in cui fu assassinato, in un terribile attentato, il magistrato Giovanni Falcone.

La Mafia volle liberarsi di lui perché utilizzò metodi investigativi mai usati prima, come quello di seguire le tracce finanziarie della mafia e usare le dichiarazioni dei pentiti: ciò consentì di arrestare centinaia di mafiosi.

Per i risultati raggiunti divenne un bersaglio della Mafia.

Nonostante sapesse di essere in pericolo ha comunque dedicato tutta la sua vita alla Giustizia, senza cedere alla paura.

Questa mattina ci siamo recati nell'atrio della scuola dove è conservata una talea dell'albero che si trova a Palermo, in via Notarbartolo all'entrata della casa di Falcone. Questo Ficus è diventato un simbolo di lotta alla Mafia.

La talea è stata creata dai Carabinieri della Biodiversità.

Curando questa pianta è come se noi tenessimo in vita il concetto della Legalità che come la pianta richiede impegno e cura costanti.

E' significativo che con un essere vivente ricordiamo anche tutte le vittime di mafia e l'impegno dello Stato per combatterla.

Ho capito che anche noi possiamo fare la nostra parte, rispettando le regole e non avendo paura di dire la verità.

Abbiamo riflettuto sul fatto che come la piccola talea cresce così anche noi possiamo far crescere la giustizia e il rispetto nella nostra società. Ognuno di noi ha un ruolo nella lotta per la legalità anche nelle piccole azioni quotidiane.

E' stato bello vedere la mia classe unita con il viso serio e rispettoso, mentre osservavamo la talea e pensavamo al sacrificio di Falcone, di tutti i magistrati, dei militari delle scorte e dei familiari.

Spero che questa giornata non resti solo un ricordo ma che ci aiuti a costruire una società in cui la Mafia non abbia più il potere di distruggere vite preziose.

Quando sono tornato a casa ho chiesto al nonno se conosceva Giovanni Falcone, mi ha detto che il suo motto era " Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini".