top of page

Fiocchi di neve




Ciao a tutti, io sono Cecilia, un’alunna di 1 C della scuola Secondaria e vorrei

condividere con voi l’esperienza che abbiamo fatto io e la mia classe il 22

Dicembre.

Ci siamo recati alla scuola Cesare Battisti, una scuola primaria di Erba per un

incontro con gli alunni di V, accompagnati dalla maestra Giovanna.

Con gli alunni di V condividiamo un progetto appassionante, la Tree Marathon.

Prima di tutto abbiamo visto le loro piantine e abbiamo raccontato loro quello

che stiamo facendo noi per questo progetto. Poi ci siamo spostati in un’altra

parte del giardino, dove abbiamo un po’ illustrato i progetti ambientali della

nostra scuola, soprattutto la creazione della commissione ambiente, composta

da circa 40 alunni. Uno degli obbiettivi della Commissione è che gli alunni

propongono le idee e, con i prof, cercano di realizzarle; tra le varie cose

vorremmo organizzare una giornata dedicata all’ambiente, facendo qualcosa

che riuscisse a rendere speciale quel giorno, come se fosse una festa.

Abbiamo raccontato agli alunni che vorremmo fare alcune lezioni nella loro

scuola, per condividere idee e progetti ambientali e raccogliere qualche nuova

idea.

Infine abbiamo raccontato, insieme al prof. Torriani, questa breve storia sui

fiocchi di neve.

Siamo a Praga nel 1610, circa 400 anni fa.

Manca poco a Natale e sul ponte San Carlo sta camminando pensieroso

Johannes Kepler, famoso astronomo e matematico. Per intenderci, è lui quello

che ha capito come girano i pianeti intorno al Sole.

Sta andando da un amico a cena ma non ha portato nulla con sé. Ma inizia a

nevicare. Keplero si toglie i fiocchi dal cappotto ma poi si ferma e li guarda

scendere e pensa:“Non ho nulla da portare ma posso portare una storia

con me…la storia dei

fiocchi di neve”. Guardate le immagini dei fiocchi…sono tutte diverse tra loro

ma hanno qualcosa in comune. Che cosa?

Ma certo hanno tutte 6 punte e quindi angoli da 60°.

“Racconterò la simmetria e la bellezza dei fiocchi che cadono dal cielo e sono

simili a stelle”. Nasce così la cristallografia, lo studio dei cristalli.

Facciamo poi un salto di 300 anni, all'inizio del 1900. Un ragazzo di 16 anni,

Wilson Bentley chiede ai suoi genitori in regalo un microscopio e una macchina

fotografica. Un regalo strano per un ragazzo così giovane e per giunta figlio di

agricoltori e non di gente ricca.

Wilson è appassionato di fiocchi di neve e inventa un modo per fotografarli.

Come vedere al microscopio un cristallo di neve che appena tocca un vetrino si

scioglie?

Wilson raffredda i vetrini nella neve e usa una piuma di tacchino per separare i

cristalli, stando attento a non scaldarli con il proprio fiato. Non è uno scienziato

ma fa le più belle foto dei cristalli di neve e viene così soprannominato “L’uomo

dei fiocchi di neve”. Quando muore, a causa di una polmonite presa durante

una tempesta di neve, sulla sua tomba iniziano a cadere dei soffici fiocchi che

la ricoprono interamente.(storia tratta dal libro “Natale di Scienze” di Bucchi)

Scoprire che la natura nasconde una tale bellezza in una cosa così piccola, ci fa

capire come sia importante conservare quello che abbiamo.

Questa breve incontro a me è piaciuto moltissimo ma, come a me, anche a

tutta la classe. Ci siamo divertiti e ci piacerebbe ripeterlo in futuro.


Cecilia Decapitani, 1 C













Comments


Post in evidenza
Check back soon
Once posts are published, you’ll see them here.
Post recenti
Archivio
Ricerca per Tag
Follow Us
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page